Lo script

Vi siete mai chiesti quali fossero le differenze tra lo script originale e i due film usciti in sala? Tutte le vicissitudini, i personaggi, le ambientazioni, i dialoghi e soprattutto le citazioni che non abbiamo potuto vedere su pellicola? Questo topic le raccoglie tutte (naturalmente sono graditi opinioni e pareri sui motivi dei tagli tecnici)



Premetto che l’inglese lo leggo benino ma non al 100%, quindi se trovate qualche erroruccio fatemelo presente ;D :-[



L’ordine cronologico è quello sullo script:



Nella scena iniziale, abbastanza differente in alcuni particolari, per un momento si notano i corpi massacrati e le altre vipere…ecco il testo originale dettagliato:

OVERHEAD SHOT

We see for a moment, A WIDE SHOT looking down at the woman on

the floor. Bill (from behind) bent down over her. Four others

in black suits, standing over her (three are female, one is

male). And about four DEAD BODIES lying in their own blood.

We also see we’re in a wedding chapel that’s been redecorated

by blood death and gunfire. And firstly or lastly, depending

on the viewer, that the woman on the floor is dressed in a

white bridal gown.

This woman is our Heroine, and from this moment forth she

will only be referred to as The BRIDE.



Subito dopo questa scena, la voce della Sposa elenca (mentra la telecamera li mostra) uno per uno i morti nella cappella di El Paso, iniziando dagli amici, passando per lo sposo (soffermandosi sul suo nome e su come lei soleva chiamarlo)e termimando sul suonatore d’organo (Rufus) ma che la Sposa non ricorda.



La scena con Vernitàè pressocchè identica, a parte particolari poco rilevanti (la scena originale della lotta è più lunga e il carillon dei gelati si sente quasi subito, oltre al nome in codice COBRA al posto di COPPERHEAD…ma Vernita si lamenta lo stesso del suo nome come accade nel film) Quello che più colpisce (nel vero senso della parola) è che Vernita spara 2 colpi verso la Sposa: il primo come da film, il secondo togliendo l’arma dalla scatola…e successivamente pulisce il coltello SOG con il fazzoletto ricamato di Bill(?!). L’antico proverbio Klingon in sottofondo non è presente.



Nella scena dell’ospedale l’inizio è un po’ diverso: Elle (che non viene mai ripresa in volto) arriva all’ospedale a bordo di un’Alfa Romeo, ed èvestita con un impermeabile giallo e ombrello rosso. Lo split-screen è usato appena varca l’ingresso, per poi entrare nello spogliatoio (mi pare anche che Q ha aggiunto una scena con lei a piedi scalzi ;D) NOTA: il composto della siringa è un preparato di Bill chiamato “Goodbye Forever”. La cosa più divertente è che mentre Elle demoralizzata dal mancato esito finale della missione fa il discorsetto finale alla Sposa ancora in coma, lei ha un riflesso motorio e SPUTA sul visodi Elle ;D ;D ;D …e lei vendicandosi la mette a sedere tirandole 3 cazzotti in pieno viso (ma perchè eliminare questa scena??)



Quando la sposa si sveglia dal coma a causa della zanzara (qui sono 5 e non 4 anni), invece del fischiettìo di Buck che sembra confodersi con twisted nerve di Elle(nello script non c’è accenno a Elle che fischietta questo motivetto) sente lo stesso rumore degli stivali di Bill, e un FUMETTO appare sopra di lei mostrando proprio Bill che cammina nella cappella di El Paso! Una genialitàirreale che mi porta alla mente al “dont’ be a square” in PF!





Per ora è tutto, See you later :wink:

…Diamine, ma perchè le hanno eliminate??? Quella di Elle è fortissima!!!

gia veramente bella

Riesumiamo questo vecchio topic!



Altre chicche dalle sceneggiatura originale tratte dal capitolo The lonely grave of Paula Shultz:

  • Budd non ricambia cordialmente lo sputo ma incazzato nero la gira e le spara un’altra bella dose doppia di sale nel sedere! :o ;D
  • La Sposa segue Budd nello strip bar e sta per attaccarlo con suo sog ma viene interrotta da un cowboy ubriaco che vomita dapertutto costringendo il povero Budd e ripulire quella schifezza… :stuck_out_tongue: ;D
  • Quando Budd risponde al telefono dice “Yellow” e non Hallo… ;D
  • Budd e il suo compare Ernie parlano sempre in spagnolo tra di loro
  • Elle telefona a Budd dall’aereo per sapere se ha ucciso Bea



:o

Che scema! Mi sono dimenticata di postare l’ultima parte del capitolo Yuki’s revenge!!! :-</E>

Eccolo:







CASA DELL’INFERMIERA OWENS. NOTTE.

Il telefono squilla, e una donna di colore con indosso un’uniforme bianca con applicata una targhetta con sù scritto: “B. OWENS”, risponde:



Infermiera Owens: Pronto?



Dall’altro lato della cornetta c’è la Sposa che con una mano tiene il suo cellulare e con l’altra regge il biglietto da visita dell’infermiera.

La donna è seduta su un lago di sangue e trema.

Non si capisce bene dove si trovi, ma sembra una piccola struttura in legno.

La luna passa attraverso le fessure.



La Sposa: Pronto, parlo con l’infermiera Owens…?

Infermiera Owens: Chi parla??

La Sposa: Non mi conosce, ma…

Infermiera Owens: E non voglio conoscerti! Ora, non so come hai fatto ad avere il mio numero ma per quanto mi frega puoi anche strapparlo perchè…

La Sposa: Mi hanno sparato 5 volte.

Infermiera Owens: Basta! Non voglio sentire niente! Anch’io ho i miei problemi!

La Sposa: Sto morendo.

Infermiera Owens: Allora, troia è meglio che chiami un’ambulanza perchè io non faccio più queste stronzate!

La Sposa: Non posso chiamare un’ambulanza.

Infermiera Owens: No, tu non VUOI chiamare un’ambulanza! Ma se stai davvero per tirare le cuoia non hai altra scelta, cazzo!

La Sposa: Ho giàfatto la mia scelta, e ho scelto di chiamare te.

Se rifiuti di aiutarmi, io morirò, e questa saràstata una tua scelta.

Infermiera Owens: Senti stronza, ma io neanche ti conosco!

La Sposa: Cosa c’è da sapere? Sono del pianeta Terra, sono una donna, sto morendo e solo tu puoi aiutarmi.



Quest’ultima frase tocca il cuore della rude infermiera.



Infermiera Owens: Va bene, dove ti trovi?

La Sposa: Sono a Hawthorne. Mi sono nascosta su una casetta di legno per bambini. L’indirizzo è 1736 Dimmick Avenue.

Ci sono molte macchine della polizia e alcuni camion dei pompieri a circa 2 isolati da qui.

Infermiera Owens: E come dovrei superarli? Volando?

La Sposa: Se non riesci a superarli camminando, è meglio che voli.

Infermiera Owens: Spero che tu abbia un bel po’ di soldi con te, perchè di certo non farò questo lavoro per caritàcristiana.

La Sposa: Vieni a prendermi. Oggi è giorno di paga.

Infermiera Owens: Non sei troppo lontana. Morirai dissanguata se arrivo lì tra una trentina di minuti?

La Sposa: Probabilmente sì.

Infermiera Owens: Ok, arrivo tra 15 minuti, e ti giuro che se non hai davvero 5 pallottole in corpo prenderò a calci quel tuo culo secco.

La Sposa: Come fai a sapere che ho il culo secco?

Infermiera Owens: Non lo so, dalla voce ti immagino così.



L’infermiera riaggancia il telefono.

La Sposa l’aspetta seduta sul suo stesso sangue dentro la casetta sull’albero.

Ad un tratto la testa dell’infermiera sbuca dall’entrata posta sul pavimento.



La Sposa: Sono felice che tu ce l’abbia fatta.

Infermiera Owens: Qui è pieno di sbirri, dobbiamo essere prudenti.

Tendono a notare cose come negri che sgattoiolano dai giardini altrui.



L’infermiera porge alla Sposa una bottiglia di Wild Turkey.



La Sposa: Che me ne faccio?

Infermiera Owens: Saràmolto doloroso e non ho anestetici, quindi datti da fare.



CUCINA DELL’INFERMIERA OWENS. NOTTE.

La Sposa è stesa sul tavolo della cucina.

L’infermiera sta estraendo i proiettili.

Il volume della tv è messo al massimo per coprire le urla della donna.

Il quinto e ultimo proiettile viene buttato in un portacenere pieno di mozziconi e altri

pezzi di piombo. La Sposa completamente sbronza dice alla sua salvatrice:



La Sposa: Quelle fottutissime palline…



Mentre fuma la sua Kool al mentolo l’infermiera dice:



Infermiera Owens: Le pallottole non portano mai niente di buono.

In futuro cerca di evitarle se puoi.

La Sposa: Lo terrò a mente. Quindi…ho un futuro?

Infermiera Owens: Ucciderai ancora.

La Sposa: Splendido.



E con queste parole, perde i sensi.

Dal capitolo 9 “ELLE AND I”:



DAVANTI AL CAMPER DI BUDD. GIORNO.

Elle esce dal camper tenendo in mano la spada di Hanzo e la sua valigia nera. Entra in macchina, accende la radio e si prepara ad andar via ma viene interrotta da qualcosa… sente una presenza.

La donna guarda con sospetto fuori dal finestrino ma non vede assolutamente niente, quindi si tranquillizza e parte.

La presenza avvertita da Elle era quella della Sposa che, sporca di terra dalla testa ai piedi, la stava spiando dal suo nuovo enorme pick up rosso.

Il viaggio di ritorno di Elle viene interrotto quasi subito.

L’automobile della donna, infatti, viene violentemente tamponata da dietro dal pick up della Sposa che le si schianta addosso a 100km/h.

La Trans Am di Elle vola in aria e rotola almeno 5 volte su se stessa prima di finire in mezzo al deserto capovolta.

La Sposa si gode lo spettacolo sorridendo, poi come una furia esce dal suo pick up e si dirige correndo verso il camper di Budd.

DENTRO IL CAMPER DI BUDD. GIORNO.

La Sposa entra dentro e si ritrova subito davanti il cadavere gonfio dell’uomo e il serpente suo omonimo decapitato.

La donna inizia a cercare freneticamente qualcosa.

Intanto scorrono alcuni flashback di Budd ancora in vita che si esercita con la sua spada di Hanzo.

La Sposa cerca dappertutto e alla fine si accorge che sotto il letto c’è una spada. La prende, rimuove l’arma dal fodero e si rende conto di avere tra le mani una spada di Hanzo.

Vicino all’impugnatura, incisa nella lama c’è una dedica in inglese: “To my brother Budd, the only man I ever loved, from Bill�.

La Sposa vede un paio di stivali da cowboy.

Ne prende uno e lo appoggia sulla pianta del suo piede.

E’ quasi della misura giusta.

La donna infila i suoi piedi sporchi di terra negli stivali di Budd.

Ora è pronta per andare.

IN MEZZO AL DESERTO.

Elle esce dal rottame della sua macchina.

Ha in mano la spada di Hanzo ed è fuori di sé dalla rabbia.

Una striscia di sangue le segna il viso.

La porta del camper di Budd si apre e compare la Sposa.

La donna somiglia a una Barbie che era stata tenuta in una soffitta polverosa per 10 anni.

In mano tiene la spada di Budd.

Ad ogni passo si alza una nuvoletta di polvere.

Le due donne si mettono in posizione di combattimento.

Sul volto di Elle compare il solito sorriso sprezzante.



Elle: E brava la nostra Bea. Per un attimo ho creduto che quel alcolizzato fosse davvero riuscito a farti fuori.

La Sposa: Ti eri sbagliata di grosso.



Elle e la Sposa sguainano le spade.

Entrambe le lame emanano una luce fortissima.



Elle: E quella cos’è?

La Sposa: La spada di Hanzo di Budd.

Elle: Ma aveva detto di averla impegnata.

Elle: Penso che questo faccia di lui un bugiardo, no?



Le due guerriere iniziano a camminare in circolo.



La Sposa: Elle?

Elle: Bea.

La Sposa: Mi stavo chiedendo, è una cosa che rimarràsolo tra noi due ragazze s’intende, che cosa hai detto a Pai Mei per farti cavare l’occhio?



Flashback stile spaghetti western di Pai Mei che cava l’occhio di Elle.



Elle: L’ho chiamato bastardo.

La Sposa: Ooooh, hai fatto male…

Elle: Se mi verràdi dirlo ancora mi morderò la lingua.

La Sposa: Posso farti un’altra domanda?

Elle: Spara.

La Sposa: Dov’è Bill

Elle: Villa Quatro

La Sposa: Golfo del Messico?



Elle fa cenno di sì con la testa.

La Sposa: Non mi mentiresti adesso, vero?

Elle: Perché mentire?



Elle alza la spada della Sposa e si mette in posizione.

Anche la Sposa fa lo stesso.



La Sposa: Ho visto quello che hai fatto a quel piccolo black mamba.

Perché non ci riprovi con qualcuno della tua stessa stazza?

Elle: E’ proprio quello che ho intenzione di fare.

La Sposa: Oh Elle, avrei dovuto dirtelo prima.

Le spade di Hattori Hanzo sono estremamente affilate. Ci vuole un po’ per imparare a usarle. Stai attenta a non tagliarti una mano.

Elle: Non c’è pericolo, stronza!



La Sposa ritorna in posizione da combattimento.



La Sposa: In un modo o nell’altro sanguinerai. Eccome se sanguinerai



Esplode una musica spaghetti western.

Le due guerriere bionde, spade in pugno, hanno smesso di camminare in circolo e si avvicinano un passo alla volta.

Man mano che la tensione cresce le due donne si fanno sempre più vicine fino a quando entrambe lanciano un urlo di battaglia e le spade si scontrano.

Le spade si scontrano una seconda volta.

Le due donne si allontanano ferme in posizione di difesa.

Al momento nessuna è ancora stata ferita.

Ora si preparano al prossimo attacco e cominciano di nuovo a camminare in circolo.

Si scontrano di nuovo!

Una spada tocca una delle due guerriere, non si sa chi.

Primissimo piano della lama che apre una piccola ferita sulla pelle.

Il taglio è di circa un millimetro e sembra fatto con un bisturi.

Non c’è sangue, solo pelle aperta.

Non si sa chi è stata ferita.

Le due donne immobili si fissano per un po’.

Nessuna delle due sanguina.

Passa un secondo…

Primo piano di una delle due spade: è pulitissima.

Primo piano dell’altra spada: ha una microscopica gocciolina di sangue sulla punta.

Passa un altro secondo e…

Un incontrollabile getto di sangue comincia a uscire da una minuscola ferita sul collo di Elle!

Il sangue spruzza violentemente dal taglio come da un microscopico geyser!

Si riesce addirittura a sentire il rumore tipico delle bombolette spray.

Elle non prova alcun dolore…sente solo il rumore e si gira per capire da dove provenga.

La donna volge lo sguardo verso il piccolo squarcio che ha sul collo e si rende conto che la vita sta velocemente abbandonando il suo corpo come l’aria da un palloncino.

La mano che ha messo sulla ferita per arrestare il flusso viene immediatamente inondata dal sangue.

Elle lascia cadere la spada della Sposa.

Mentre il sangue continua a scorrere a fiumi Elle e Beatrix non hanno smesso di fissarsi un attimo.

Per la prima volta nella loro vita, le due donne non vedono davanti a sé una rivale o una nemica ma una sorella.

Elle ,che non ha più la sforza per stare in piedi, cade a terra in ginocchio e appoggia la testa sulle gambe della Sposa bagnandole di sangue…

Negli ultimi istanti di vita, Elle circonda le gambe della Sposa con le sue braccia. La Sposa ricambia il gesto accarezzandole gentilmente i capelli…

Soltanto nella morte le due donne hanno scoperto di provare l’affetto di due sorelle, sentimento che avrebbero potuto condividere in vita.

Inquadratura ampia del deserto.

La Sposa copre il corpo di Elle con una tovaglia.

La Sposa ha finito di seppellire Elle.

La donna conficca nel terreno una croce di legno e con il suo sog vi incide sopra il nome “L. DRIVER�.

Fatto questo, se ne va alla guida del suo pick up rosso.









Per la traduzione completa del capitolo andate sul mio sito :wink:

commovente Silvia… :’( vado subito sul tuo sito a leggere il resto…

Molto bello :slight_smile:

Anche se in veritàpreferisco di gran lunga la scazzottata dentro la roulotte di Budd!

Pugni, calci, sputacchiere in faccia, teste infilate nel water, insulti a non finire…che poesia! ;D



Il prossimo capitolo che tradurrò saràil 4 “Showdown at the house of Blue Leaves”.

Bellissimo e pieno di differenze! ;D ;D ;D

Siete curiosi di sapere come si comportava Bill sul lavoro?

Leggete la traduzione del capitolo eliminato “Can she bake a cherry pie?” fatta dalla nostra MISS WHITE!



[color=red][b]

CAPITOLO 6


  • CAN SHE BAKE A CHERRY PIE? -[/b]



    Una porta si apre rivelando due occhi maschili.



    Uomo alla porta: Si?

    Due occhi: Ho sentito dire che qui si gioca.

    Uomo alla porta: Chi sei?

    Due occhi: Mi chiamano Bill.

    Uomo alla porta: Bill, e poi?

    Bill: Tutti mi chiamano solo Bill.



    Una voce femminile fuori dallo schermo dice:



    Voce femminile: Apri la porta Alburt, vediamo che aspetto ha questo Bill.



    La porta si apre e compare BILL, rivelandolo per la prima volta al pubblico. Ha un gran bel aspetto e sembra molto sicuro di sé.



    STANZA D’ALBERGO. NOTTE.

    Bill da un’occhiata all’interno e vede una lussuosa stanza d’albergo trasformata in una specie di casinò da due soldi. Uno schifo di tavolo è stato messo al centro. Sette uomini sono in piedi attorno al tavolo e stanno tentando la fortuna. Smettono di giocare non appena la porta viene aperta.

    Una donna in un bellissimo vestito nero, è in piedi a capotavola. E’ lei il capo. Il suo nome è L.F. O’BOYLE.

    Bill è in piedi sulla porta. Alburt l’uomo davanti alla porta, con indosso lo smocking, aspetta che L.F. parli.



    L.F. O’Boyle: Sei un poliziotto, Bill?

    Bill: Non più.



    L.F. ride.



    L.F. : Lascialo giocare, Alburt.



    Bill entra e il gioco continua in serietà.



    L.F. (ai giocatori): Ora torniamo al gioco giàin corso. Chi fa nove vince, signori,vince chi fa nove…



    Ci sono altri cinque uomini in smocking, tutti portano una spada da samurai (come Alburt) e lavorano per Miss O’Boyle. Bill tiene in mano la sua spada di Hanzo.

    Riferendosi alla spada, Alburt dice:



    Alburt: Questa la prendo io.

    Bill: Prova a prenderla.



    I due uomini iniziano a fissarsi…



    L.F.: Ora ragazzi…Signor Bill, hai intenzione di combinare qualche casino con quella spada?

    Bill: Ti do la mia parola d’onore che non farò niente.

    L.F.:stuck_out_tongue:er me è abbastanza. (torna al gioco)

    Alburt: Miss O’Boyle ha richiesto una tassa di duecento dollari per i membri.

    Bill: E’ piuttosto costosa.

    Alburt: Se vuoi giocare gratis, vai a Las Vegas. Se parti adesso sarai la per il tramonto.



    Bill tira fuori un rotolo di soldi che soffocherebbe un toro da rodeo fino alla morte. Ne estrae duecento dollari.



    Bill: Penso che resterò. Sono assetato.

    Alburt: Da questa parte.



    Bill raggiunge il bar della suite. Una giovane donna è pronta a servirlo.



    Bill: Birra.

    Barista: Venti dollari.

    Bill: Venti dollari per una birra?

    Barista: Se non ti va, vai a Las Vegas. Potresti cenare con 3.95 dollari.

    Bill: Che posso farci, ho sete.(lancia un biglietto da 20 sul bancone) Versa la birra.



    La barista prende un boccale, e una lattina di Budweiser. La stappa e riempie il boccale, lasciando metàdella birra nella lattina. Poi offre a Bill solo il boccale.



    Bill:(indicando la lattina) E quella non posso averla?



    La barista fa di no con la testa.

    Porta il boccale alla bocca e dice:



    Bill: Salute.



    Bill si avvicina al tavolo con il suo boccale di birra.



    L.F.:Signori, vediamo se il nuovo ragazzo vuole giocare subito. (a Bill)

    Che ne dici nuovo arrivato, vuoi maneggiare i miei dadi, o sei venuto solo per guardare?



    Lasciando cadere il suo rotolo di soldi sul tavolo…



    Bill: Sono venuto per giocare.



    L.F. è molto colpita dal gesto.



    L.F.: Ragazzi date un’occhiata a quest’uomo, lui è ciò che Webster chiama, un giocatore d’azzardo. I dadi sono tuoi, signore.



    Con il suo bastone da tavolo, spinge i dadi verso Bill. Lui li prende e inizia ad ispezionarli.



    L.F.: Spero che tu non stia insinuando niente, amico.



    Bill:(dopo aver ispezionato i dadi) Non sto insinuando niente.



    Alburt inizia ad avvicinarsi.



    Alburt: L’hai fatta grossa testa di cazzo, ora sei fuori…



    L.F. lo fa tornare al suo posto.

    I giocatori guardano L.F. E Bill, scambiarsi qualche battuta. Bill guarda i dadi poi L.F.

    Bill: Prima eri tu a fissare me e ora sono io a fissare te. Se non sono sicuro, non lancio.

    L.F.: Sei soddisfatto?

    Bill: Più o meno.

    L.F.: Ci stiamo comportando come due antagonisti…

    Bill: Oh, mi dispiace, pensavo che stavate cercando di portarmi via i soldi, e che io stavo cercando di portarmi via i vostri.

    L.F.: E’ solo un gioco.



    Bill lancia diecimila dollari sul tavolo, i presenti sono stupiti.



    Bill: Se siete in gioco, accettate la mia scommessa.

    L.F.: Coperto.



    Bill sorride mentre fa ruotare i dadi nella sua mano, poi lancia…7…I presenti sono stupiti…L.F. sorride e spinge con il suo bastone i soldi e i dadi a Bill. Prende la sua vincita e la rigetta sul tavolo, poi dice;



    Bill: Segnali tutti.



    I presenti sono ancora più stupiti.



    L.F.: Coperto.



    Tiene I dadi nel suo pugno…e tira…5…



    L.F.: Chi fa cinque vince, vince il cinque.

Bill tira…5…più stupore…più soldi…



Bill: Segnali tutti.

L.F.: Coperto.



Tira ancora, vince ancora…

L.F. sposta i soldi davanti a lui.

Bill prende la pila di soldi…L.F. è in piedi davanti al suo tavolo, il bastone nella sua mano, gli occhi sul suo avversario.

Nel mezzo di questo silenzio, Il suo cercapersone suona. Da un’occhiata. Legge; ELLE DRIVER.

Alza gli occhi dal cercapersone a guarda L.F., getta con indifferenza I soldi sul feltro e dice:



Bill: Segnali tutti.

L.F.: Sei molto fortunato oggi, eh?

Bill: Giocando un gioco in cui c’entra la fortuna abbastanza a lungo, finisci per incontrare gente fortunata.

L.F.: Sai non ci siamo ancora presentati come si deve, sono L.F. O’Boyle.

Bill: Non mi interessa.

L.F.: Sei sgarbato. Perchè sei così sgarbato, ragazzo? Sto solo cercando di essere amichevole.

Bill: Non sono venuto qui per farmi degli amici. Sono venuto qui per giocare. Ma poi i tuoi ragazzi mi chiedono di pagare una quota di duecento dollari.

L.F.: E’ una quota per i membri, serve a …

Bill: Te e a nessun’altro. Vendete al bar mezza lattina di piscio caldo per venti dollari. Quanto costerebbe il pacco da sei? 5.60, 5.65? Sei avida O’Boyle. Sei dannatamente avida. Sai cosa mi piace fare quando incontro delle persone avide? Prendermi tutto ciò che possiedono. Lasciarli senza niente.

L.F.: Così è questo è il tuo scopo, vuoi darmi una lezione?

Bill: Voglio toglierti tutto. Quando avrò finito non avrai neanche un vaso per pisciare, o una finestra per gettarlo via. Andrai in giro per L.A. indossando un barile.

L.F.: Potrei salvarmi da questo terribile destino non accettando le tue scommesse.

Bill: Cambiare il destino. La veritàimbarazzante è che mandi avanti un gioco senza carattere. Non lo dimenticherò. Sono sicuro che questi signori non lo dimenticheranno. Sono sicuro che lo racconteranno a persone che non lo dimenticheranno. E non torneremo indietro. E se non ritorneremo, tu non avrai i tuoi soldi. Un paio di settimane e tu non avrai un gioco.

L.F.: Hai la bocca larga. E l’dea di prenderti tutto ciò che hai vinto, e di spedirti fuori dalla porta con nient’altro che la tua faccia rossa dall’imbrazzo, è così interessante che ho deciso che accetterò la tua scommessa. Ma…non con questi dadi.

Bill: Oooohhh, è così…

L.F.: Sono le regole del banco e lo sai.



Due dadi (neri) le vengono messi in mano da una delle sue guardie del corpo. Posa I dadi sul tavolo, e li sposta di fronte a Bill con il suo bastone.

Bill li guarda.



L.F.: Forse vorrai cambiare la tua scommessa?

Bill: Si lo vorrei…Segnali tutti…Contro me stesso.



La giovane donna è stupefatta.



L.F.: Cosa?

Bill: Per caso sto balbettando? Cambio la mia scommessa. Scommetto che non ce la faccio.



Dalla porta Alburt dice:



Alburt: Non puoi farlo.

Bill: Oh si che posso. Sono le regole dei giocatori, e lei lo sa.

L.F.: Coperto.



Tira…

I presenti sono letteralmente senza parole.

Bill prende I suoi soldi e guarda la donna che è appena andata in rovina.



Bill: Posso usare il telefono?

L.F.: Certo è vicino al letto.



ALL’ INTERNO DELLA STANZA DA LETTO.

Bill siede sul letto mentre parla al telefono con Elle Driver.

Sullo sfondo. L.F. sta cacciando via tutti.



L.F.: Il gioco è finito, andate via! Fuori dal cazzo! Non ce n’è più per stasera, andate a casa…

Bill (al telefono): Vernita è morta? Quando? (pausa) Che mi dici della sua famiglia? (pausa) Mi fa piacere che Kiddo non sia completamente andata fuori di testa. Hai idea di dove sia? (pausa) Okay allora, andiamo in Texas e parliamo a Budd prima che (BLEEP) lo faccia diventare il numero tre.



Vede L.F. seduta sul pavimento. Tutti I giocatori sono andati via, tranne L.F. e le sue cinque guardie del corpo.



Bill: Parleremo dopo di questo.(pausa) beh, non sono esattamente tra amici al momento. (pausa…ride) Lo terrò in mente, ciao ciao.



Riattacca il telefono.



Bill: Stavi origliando?



L.F.: Ho detto che avresti potuto usare il mio telefono. Non ho detto che non avrei origliato.

Bill: E’ vero.

L.F.: Non mi hai mandata in rovina, sai?

Bill: Certo che no. La prima regola di ogni casa, è che devi avere dei ragazzi fortunati che vengano e riducano il posto in rovina.

L.F.: Se non ci fossero perdenti, non sarebbe un gioco.



Alzandosi in piedi, infilando la sua vincita in tasca, guardando L.F. e i suoi ragazzi, dice;



Bill: Spero che la pensi sul serio così.



Senza dire altro, Bill esce dalla stanza.

Nessuno cerca di fermarlo.

L.F. O’Boyle e I suoi uomini restano fermi fino a sentire il suono dell’ascensore nella hall.



Sentiamo la voce della Sposa in sottofondo:



La Sposa: Ciò che L.F. O’Boyle non sapeva era che il vero gioco stava appena iniziando. Bill era al lavoro, e lei era il suo obbiettivo. Bill era il più grande assassino del ventesimo secolo. Infatti il termine SICARIO era stato coniato apposta per lui. Bill, ormai compiva raramente degli omicidi. Comunque ogni tanto - tanto per restare in allenamento – accettava qualche incarico. Lui gioca soltanto. Non crea grandi problemi…li fa iniziare dagli altri. E se lo fanno, sono morti. E’ divertente vedere qualcuno che gioca d’azzardo senza saperlo, non è vero?



Sentono l’ascensore nella hall…

L.F. O’Boyle dice ai suoi uomini:



L.F.: Riprendete I miei soldi. Ma non uccidetelo. Tagliategli tutte le dita.



Alburt sorride.

I cinque uomini escono dalla porta…



NELLA HALL DELL’HOTEL

Le cinque guardie del corpo vedono Bill con la sua spada di Hanzo sfoderata. Non era previsto. I cinque uomini sfoderano a loro volta le spade ma Bill li attacca per primo uccidendoli tutti.

La sua maestria con la spada di Hanzo è ineguagliabile. Uccide I primi quattro piuttosto rapidamente. Il quinto, Alburt, è il più abile, ma cade anche lui sotto la sua lama.



ALL’INTERNO DELLA STANZA D’HOTEL

L.F. O’Boyle è nascosta nella sua stanza stringendo una pistola puntata sulla porta.

Siede attendendo Bill, o chiunque altro apra la porta.

QIUANDO…

La finestra dietro di lei va in PEZZI, e compare un guanto nero che la afferra per i capelli, e la trascina fuori dalla finestra.



CORNICIONE DELLA FINESTRA DELL’ HOTEL. NOTTE.

Bill sul cornicione dellla finestra dell’hotel (26esimo piano), fuori dalla camera di L.F. O’Boyle.

L’ha trascinata fuori e la sta facendo penzolare tenendola per i capelli



Bill: Conosci una certa Jessica?



L.F. è troppo spaventata per rispondere.



Bill: Beh, lei conosce te.



Detto questo, lascia cadere la donna nel vuoto.

Bill la guarda cadere. Resosi conto che la caduta è stata fatale, si allontana.



DISSOLVENZA IN NERO.



Traduzione by Miss White

Dopo più di un mese sono finalmente riuscita a completare la traduzione del capitolo 4!



<LINK_TEXT text=“http://www.tarantinoitalia.altervista.o … uzione.htm”>http://www.tarantinoitalia.altervista.org/Kill%20Bill%20vol%201%20Sceneggiatura%20Originale%20traduzione.htm</LINK_TEXT>

Ecco la traduzione della prima parte del capitolo 2:



CAPITOLO 2


  • LA SPOSA IN COMA -



    Il capitolo si apre con un primo piano della Sposa.

    La donna giace immobile in un letto d’ospedale.

    I suoi occhi sono entrambi aperti ma completamente immobili.

    Si ha come l’impressione che stia fissando qualcosa ma in realtà non può vedere nulla.

    La Sposa è solo all’inizio del suo lungo coma.

    Un sottotitolo compare sotto il suo viso:

    “Cinque anni e quattro mesi prima nella città di El Paso Texasâ€

Elle esce di scena.

Sullo schermo nero appare la scritta: “Cinque anni dopoâ€

Le urla in falsetto continuano, poi si sente l’inequivocabile rumore di un corpo che cade a terra.

Questo non era previsto.

ALL’INTERNO DELLA STANZA DELLA SPOSA. NOTTE:

Gerald apre la porta ed entra nella stanza.

Il suo amico immobile è riverso a terra in un lago di sangue.

La Sposa è ancora in coma nel suo letto.

Gerald si avvicina al suo amico e si accorge che è morto.

Poi si avvicina alla donna…

In un istante la Sposa prende vita e lo afferra dalla maglietta trascinandolo verso di sé.

Con un rapido movimento si stacca dal braccio l’ago della flebo e lo conficca con una forza inaudita nella tempia dell’uomo e inizia a farlo girare ripetutamente, trasformando così metà del cervello dello sventurato camionista in poltiglia.

L’uomo, ormai cadavere, viene lasciato cadere a terra.

Sono passati solo alcuni minuti dal suo risveglio, e la Sposa ha già ucciso due uomini senza neanche esser scesa dal letto.

La donna si toglie di dosso il lenzuolo insanguinato, si sistema le gambe verso un lato del letto e cerca di mettersi in piedi.

Ma non appena fa forza sulle gambe cade rovinosamente a terra, uscendo per un attimo dall’inquadratura.

Riusciamo a sentire il tonfo.

La Sposa è distesa sul pavimento con le gambe e i piedi paralizzati.

E’ bloccata a terra, con solo metà del corpo funzionante.

La situazione non è delle più facili…

CORRIDOIO DELL’OSPEDALE. NOTTE.

Le porte dell’ascensore si aprono e compare l’infermiere.

Si ritorna subito dalla Sposa nella sua stanza.

La donna sente di nuovo gli stivali di Bill che si avvicinano.

Si accorge che Gerald tiene un coltello attaccato alla cintura e se ne appropria.

L’infermiere cammina in direzione della stanza della Sposa.

Le sue Reeboks rosse sbattono sofficemente sul corridoio.

Primo piano della Sposa.

La donna fa scattare la lama del coltello che ha in mano.

L’infermiere apre la porta della stanza della Sposa e subito rimane pietrificato dallo shock.

Viene inquadrata la stanza dal suo punto di vista.

L’uomo vede il letto vuoto ricoperto da grosse chiazze di sangue, i due camionisti morti a terra e come se non bastasse la donna in coma è sparita.



Infermiere: Oh, merda!



L’infermiere è in preda al panico più nero.

La scena da qui in poi verrà ripresa a rallentatore.

La telecamere riprende il viso dell’infermiere e poi inizia lentamente a scendere verso il basso, inquadrando prima la maglietta, poi i pantaloni, poi le scarpe dell’uomo, fino a rivelare una volta giunti a terra, la Sposa rannicchiata dietro la porta, proprio a pochi cm dalle sue caviglie con in mano il coltello.

Il film torna a velocità normale non appena l’infermiere fa un passo in avanti.

La Sposa lo blocca all’istante, recidendogli entrambi i talloni d’Achille con una coltellata.

L’infermiere lancia un urlo e precipita a terra uscendo dall’inquadratura.

Primo piano della caduta.

L’infermiere cade sbattendo fortemente la testa sul pavimento.

La Sposa si avvicina a lui carponi e comincia a trascinarlo verso la porta.

Dopo avergli piazzato quel suo enorme testone al lato dello stipite, afferra la porta con la mano destra e gliela sbatte in testa tre volte con forza: SLAM! SLAM! SLAM!

Anche se il dolore è lancinante e si trova già in stato di semi coscienza, l’uomo si vede costretto a rispondere alle domande della Sposa.



La Sposa: Dov’è Bill?

Infermiere (ferito e confuso): Chi?



La Sposa gli sbatte ancora la porta in testa. SLAM! L’uomo urla di dolore.



La Sposa: Bill! Dov’è Bill!

Infermiere: Non conosco nessun Bill.



La Sposa lo colpisce ancora. SLAM!



La Sposa: L’ho visto qui con i miei occhi…



SLAM!



La Sposa: Ora, o tu ti decidi a dirmi dov’è o io ti spacco la testa in due.



SLAM!



Infermiere: Per favore, ti prego basta! Non colpirmi più.

La Sposa: Dov’è Bill?



SLAM!

Ad un tratto la Sposa si accorge che l’infermiere porta una collana con un ciondolo d’oro a forma di cannuccia, ciondolo che lei credeva di aver visto prima al collo di Bill.

La donna gli toglie di dosso la collana.



La Sposa: E questo chi te l’ha dato?

Infermiere: E’ mio.



La Sposa lo colpisce ancora. SLAM!



La Sposa: Stronzate! Era al collo di Bill 10 minuti fa!



SLAM!

La Sposa abbassa lo sguardo e nota che l’infermiere ha due tatuaggi sulla mano.

Sulle dita della mano sinistra si legge B.U.C.K. (una lettera tatuata su ogni dito) e su quelle della mano destra F.U.C.K…

La donna li fissa, ed è come se avesse un dejà vu.

(Ogni volta che la Sposa ripensa al passato partirà una musica nella soundtrack che chiameremo “Il brano dei ricordiâ€